Polis

Hotel Bulgari

Il palazzo, disegnato dall’architetto Vittorio Ballio Morpurgo, tra il 1936 e il 1940, come parte del più ampio progetto di rifacimento della piazza Augusto Imperatore (comprendente anche la teca dell’Ara Pacis disegnata dallo stesso Morpurgo, sostituita nel 2006 dalla teca dell’architetto Richard Meier), è ora divenuto sede del Bulgari Hotel Roma, tempio dell’ospitalità di lusso, il più grande Hotel Bulgari d’Europa. La posizione in cui troviamo l’edificio, cuore del quartiere di Campo Marzio, restituisce così alla struttura ricettiva l’onore di raccontare e interpretare in chiave contemporanea il significato del genius loci. I lavori di restauro dell’apparato decorativo e conservativo, molto ricco, quali i mosaici delle “Origini del mito di Roma” realizzati da Ferruccio Ferrazzi nel 1938 e gli affreschi di Guido Rosso raffiguranti la vita cittadina dell’ottocento, ne ha ora consentito il recupero, restituendo piena leggibilità alle opere e salvandole dal degrado delle polveri sottili da inquinamento, patine biologiche e microlesioni. Le superfici esterne erano interessate da una casistica completa del degrado che si può trovare negli edifici storici del centro di Roma. Per le stuccature dei marmi, ad esempio, sono stati utilizzati frammenti dalla stessa cava di Tivoli da cui provenivano i marmi originali. La difficoltà maggiore è stata quella di dedicare la massima attenzione al recupero e integrazione degli elementi originari nella nuova utilizzazione come albergo e alla riqualificazione coordinata degli interni, dove sono state mantenute le scale semicircolari che rappresentano un forte carattere di originalità architettonica, mentre la sistemazione del piano terreno mantiene l’assetto del progetto dell’architetto Morpurgo.